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il progetto “PantaRei” che nasce come conseguenza quasi necessaria dai successi della trattoria sociale Utopia del Parco Miralfiore, che ha avuto il merito di trascinare più di ottanta famiglie «dall’oblio delle case», per dirla nella semantica di Andrea Boccanera, presidente di Gulliver, «aggregandole al mondo che non dà speranza a propri figli». Il progetto realizzato da Gulliver e da Utopia porterà i ragazzi speciali, come li chiamano alcuni, o i poeti sociali, come piace chiamarli allo stesso Boccanera, alla gestione del vivaio Pantanelli, con l’aiuto di famiglie, volontari e anche i ragazzi dell’istituto agrario Cecchi. Dunque, vivaio e area ricreativa e scolastica insieme per la trasformazione del vivaio Pantanelli, che, dopo 70 anni di storia, diventa PantaRei.
l nome, sottratto dal celebre aforisma di Eraclito, per cui tutto scorre e niente può tornare ad essere quello che è stato, scandisce i termini di questo cambiamento che riguarda tanto il vivaio quanto la crescita dei ragazzi di Utopia, che accolgono le nuove sfide con l’entusiasmo e la gioia di un rinnovamento di cui sono i protagonisti e gli artefici infaticabili. «Vi chiediamo con la vostra presenza – ha detto Andrea Boccanera – di dare forza alla nostra opera ispirata dalle parole di solidarietà e sussidiarietà che non hanno colore politico, perché con esse possano essere trasmessi i nostri ideali». Fondamentale per la riuscita del progetto la collaborazione dell’istituto agrario Cecchi con l’illuminata gestione del preside Riccardo Rossini, che non manca di assumersi responsabilità supplementari quando si tratta di progetti di crescita per gli studenti: «Credo nel detto africano che dice che per educare un bambino ci vuole un villaggio – ha detto il dirigente scolastico – quando da educatore vedo qualcuno che cerca di aiutarlo per far crescere un ragazzo, per renderlo più forte non ho dubbi che quello sia un nostro collaboratore. Un compito che appartiene alla scuola in cui non esiste distinzione tra disabilità e normalità, perché ognuno dei nostri ragazzi ha diritto di crescere e questa iniziativa è una opportunità immensa per tutti». «Il Vivaio Pantanelli di Pesaro è un’officina di solidarietà – ha aggiunto l’assessore alle infrastrutture della Regione Francesco Baldelli - un luogo bello dove si concretizzano progetti sociali dedicati soprattutto ai giovani. Mi occupo di infrastrutture- ha dichiarato – e, quando pensiamo alle infrastrutture, vengono subito in mente strade, ferrovie, porti, aeroporti. Infrastrutture fisiche. Ma quasi mai pensiamo a scuole, ospedali o a strutture come questa. Sono infrastrutture sociali. Si occupano principalmente di servizi alla persona, a tutte le persone. La nostra ambizione è quella di creare un modello di inclusione e progettualità turistico ricettiva da replicare in altre città delle Marche. Un modello di collaborazione tra pubblico e privato – ha sottolineato - che mette al centro lo sviluppo sociale ed economico sulla base dei principi della sostenibilità, quelli che mettono sempre al centro la persona».

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